29/09/2023
22:00 - 23:59
Ferrara - Piazza Castello
Accesso libero

La produzione di energia attraverso le centrali a biogas, l’attività agricola e zootecnica costituiscono un significativo impatto ambientale per il suolo, le acque superficiali e sotterranee e l’atmosfera soprattutto in relazione al ciclo dell’azoto, elemento che risulta in eccesso in tutte queste attività. Questo elemento si può trasformare in nitrato nelle acque e causare eventi di eutrofizzazione con perdita della biodiversità e anche della produttività per quanto riguarda la coltivazione di molluschi bivalvi come, ad esempio, nella laguna di Goro. L’azoto può essere rilasciato in atmosfera come ammoniaca, causa principale dei cattivi odori che si sentono in prossimità di questi impianti, o come protossido d’azoto, che ha un effetto serra 300 volte superiore alla CO2.

Attraverso l’utilizzo di geomateriali questo impatto può essere ridotto sensibilmente senza perdere di vista la produttività del sistema. A questo scopo l’Università di Ferrara ha brevettato due metodi che utilizzano zeoliti naturali e struvite per ridurre il quantitativo di nutrienti (azoto e fosforo) in liquami zootecnici e digestati con un doppio beneficio. Da un lato si riduce l’impatto ambiente di queste sostanze che potranno essere smaltite nell’ambiente con un minore impatto ambientale. Dall’altro si produce un ammendante/fertilizzante naturale che può essere utilizzato anche nell’agricoltura biologica.

 

A cura di Barbara Faccini - Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Prevenzione - Unife


 

 

Destinatari
Bambini, Adulti
Format
Stand della notte
Tematica
Terra
Disciplina
Scienze Ambientali
Enti
Università di Ferrara
Percorso
Esplorare il presente