Informazione e sensibilizzazione su lo stato del precariato diffuso nella ricerca, l'importanza dell'apporto lavorativo del personale precario, e lo stato della mobilitazione.
Un terzo del personale del CNR, il più grande Ente pubblico di ricerca italiano, è costituito da lavoratori e lavoratrici precarie di grande esperienza e capacità. Siamo in 4.000, con contratti precari da troppo tempo, e prossimi alla scadenza. Viviamo nell’incertezza e nell’impossibilità di pianificare la nostra esistenza.
Durante la Notte Europea dei Ricercatori saremo presenti per far conoscere la nostra situazione e far sapere che la Ricerca oggi va avanti anche grazie al nostro lavoro e alle nostre competenze, che andranno perse senza un intervento adeguato.
La Notte Europea dei Ricercatori avvicina ogni anno tante bambine e bambini alla scienza, ispirandoli nelle loro future scelte di studio e lavoro. L’augurio che noi facciamo alle prossime generazioni di ricercatrici e ricercatori è di poter essere davvero libere nel portare avanti la loro ricerca e il loro lavoro in modo dignitoso, con serenità e tranquillità, senza l’ansia di contratti in scadenza, concorsi inesistenti e una stabilità che non arriva mai.
A cura di: Precari Uniti